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Storia autobiografica di un cooperatore che nella sua attività ha avuto la sventura di incrociare i protagonisti di un vero disastro della cooperazione ferrarese. La sua vita professionale è stata pertanto fortemente condizionata da vari personaggi che, all'epoca, avevano acquisito un potere immeritato, gestito con arroganza e inettitudine. L'onda lunga è quella procurata dal tonfo della Coopcostruttori e dal mare di guai che ha procurato nella zona orientale della provincia di Ferrara dove, in un lontano passato, l'acqua aveva lungamente stagnato insieme alla miseria e agli stenti dei suoi abitanti. La caduta di quel macigno, nel 2003, ha causato un vero e proprio maremoto che ha mosso l'acqua con tale violenza da farla arrivare sino ai nostri giorni ancora vigorosa e maleodorante. Per tutte le persone coinvolte, migliaia, ha significato un passaggio tragico della vita, segnato dalla perdita dei risparmi, delle certezze, del lavoro. Quindici anni di indagini e laboriosi processi non sono serviti né a riconoscere un risarcimento ai danneggiati né a punire i responsabili del disastro compiuto, se non in misura minima.